surrealtà africana passione

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venerdì 31 maggio 2013

Pastello ritoccato su carta nera.  Vingaribbo

G.b. Rilla

G.B.folla.  maestro e amico scultura

Roberto anfossi esposizione in studio

L'artista Gabriella e il pittore. Scultore ceramista. Roberto anfossi

Roberto affossi. Budino e ceramiche. Esposizione in studio

Padiglione Argentina: l'Eva Peron di Nicola Costantino tra idealismi e realtà

Padiglione Argentina: l'Eva Peron di Nicola Costantino tra idealismi e realtà:
Padiglione Argentina Nicola Costantino


La Biennale ha inaugurato il 29 Maggio il Padiglione Argentina con Eva – Argentina. Una metafora contemporanea. L’artista argentino Nicola Costantino rilegge una delle figure chiave della nazione sudamericana: Eva Peron. Tra idealismo e immaginario che hanno reso Evita quasi una leggenda, Costantino sceglie di narrarci il suo lato più reale e privato attraverso un mix di contrasti e sperimentazioni.
Ciò che Nicola Costantino vuole mostrarci sono i retroscena di un palcoscenico dal quale Evita Peron, attrice ancor prima che leader politico, non è mai scesa per dovere verso il popolo e verso i suoi ideali. L’artista adesso ci mostra il suo lato personale, quello di una donna e non di un mito, presentando a Venezia quattro opere: due video-installazioni (Eva i sogni e Eva lo specchio), un oggetto-macchina (Eva la forza) e una scultura quasi astratta (Eva la pioggia). L’ allestimento ci coinvolge per il senso di intimità perchè ricrea gli ambienti di una casa con la sala da pranzo, la camera da letto e lo studio scenario quotidiano di una donna, sola con le proprie paure e insicurezze, lontana dallo scenario pubblico di grandi piazze gremite di gente e palazzi del potere.
I contrasti del resto non possono essere che la base di una figura come quella di Evita, complessa, contraddittoria, in bilico tra la dolcezza e la forza, la fragilità emotiva e la determinazione. Attrice fragile da un lato e leader dall’altro. Contrasti che lo stesso artista ha scelto di rappresentare: Eva i Sogni e Eva lo Specchio infatti sono due video installazioni, impalpabili e leggere, in cui viene proiettata la figura di Evita in tante versioni quante sono le sfumature della sua esistenza, in un gioco tra l’immagine della finzione e quella reale.
Per le altre due opere (Evita la Forza e Evita la Pioggia) l’atmosfera è tutt’altro che impalpabile, ma asettica e metallica. Costantino sfruttando le sue capacità ingegneristiche sceglie di rimandarci simbolicamente a due avvenimenti tristi per la vita di Eva: la sua malattia e i funerali. Costruisce infatti una gabbia mobile in ferro che simboleggia la struttura che l’ha sorretta davanti la platea nel periodo in cui cercava di combattere con tenacia e disperazione contro la morte e una scultura asettica in acciaio con lacrime di ghiaccio per ricordare la pioggia battente e le lacrime dei concittadini durante i giorni del suo funerale.
Quattro opere per offrire un nuovo punto di vista ai visitatori della 55ma Biennale, mai trattato da nessun artista contemporaneo che nonostante tutto tra i ricordi dell’infanzia e quelli della storia nazionale racconta sempre come in una Rapsodia Inconclusa, dalle più svariate interpretazioni.
Foto| Clarin





da periodi diversi vingaribbo

con roberto anfossi in un suo dipinto omaggio a fellini vingaribbo

Maxxi, un'altra bufera sulla Melandri "Regole cambiate per avere lo stipendio"

Maxxi, un'altra bufera sulla Melandri "Regole cambiate per avere lo stipendio":
La presidente: "Il mio impegno era per un anno gratis". A sollevare il caso il sito Dagospia. La replica: "Vendetta per il mancato invito a un evento"

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ARTE CONTEMPORANEA Ron Mueck, non chiamatelo iperrealista - TRACCE.IT

ARTE CONTEMPORANEA Ron Mueck, non chiamatelo iperrealista - TRACCE.IT:

TRACCE.IT

ARTE CONTEMPORANEA Ron Mueck, non chiamatelo iperrealista
TRACCE.IT
L'artista australiano ne sta esponendo nove, di cui tre inedite, alla Fondation Cartier di Parigi (fino al 29 settembre 2013). L'evento è abbastanza eccezionale, se si tiene conto della parsimonia con cui produce ed espone questo artista riservato e ...

Dario per Franca

Dario per Franca:
dario_fo_franca_rame.jpg

di Dario Fo

"Franca ed io abbiamo scritto quasi sempre i testi del nostro teatro insieme. Io mi prendevo l’onere di mettere giù la trama quindi gliela illustravo e lei proponeva le varianti, spesso li recitavamo a soggetto, all’improvvisa, come si dice... Questo era il metodo preferito ma non sempre funzionava. Si discuteva anche ferocemente, si buttava tutto all’aria e si ricominciava da capo. In verità mi trovavo a dover riscrivere di nuovo il testo da solo. Poi lo si discuteva con più calma e si giungeva ad una versione che funzionasse e che andasse bene a tutt’e due.

Anche Franca è stata l’autrice unica di alcuni testi. Ci sono opere, come per esempio “Parliamo di donne”, che furono stese da lei completamente a mia insaputa. Quando mi ha dato da leggere questa commedia già ultimata sono rimasto un po’ perplesso... e seccato! Ma come ti permetti?!? No, scherzavo...

Io ho proposto qualche variante ma di fatto si trattava di un’opera del tutto personale.

Pochi lo sanno ma la gran parte degli spettacoli che trattavano di questioni prettamente femminili è stata Franca ad averli scritti, elaborati e poi li ha recitati al completo spesso anche da sola. E io mi sono trovato a collaborare solo per la messa in scena.

Vi dirò di più: testi quali Mistero Buffo e Morte Accidentale di un Anarchico - che io avevo realizzato come autore unico - hanno avuto grande successo anche all’estero con centinaia di allestimenti dall’America all’Oriente, per non parlare dell’Europa.

Ma dei nostri lavori quello che ha battuto tutti i record di messa in scena è Coppia Aperta, Quasi Spalancata che è stato replicato con diverse regie per più di 700 edizioni nel mondo. Ebbene l’autrice unica di questo testo è Franca. L’ho sempre tenuto nascosto!

C’è in particolare un lavoro o meglio, un monologo, che Franca ha recitato solo qualche volta quest’anno, e di cui bisogna che io vi parli perché è fortemente pertinente alla situazione a dir poco drammatica che io sto in questi giorni vivendo.

Da tempo Franca aveva scoperto l’esistenza di alcuni testi apocrifi dell’Antico Testamento nei quali la Genesi è raccontata in termini e linguaggio molto diversi da quelli cosiddetti canonici.

Attenti, non sto parlando dei Vangeli apocrifi, ma dell’Antico Testamento... Apocrifo!

Ebbene da uno di questi testi Franca ha tratto un racconto che vi voglio far conoscere, quasi in anteprima. Eccovelo!

Siamo nel Paradiso terrestre. Dio ha creato alberi, fiumi, foreste animali e anche l’uomo. O meglio il primo essere umano ad essere forgiato non è Adamo ma Eva, la femmina! Che viene al mondo non tratta dalla costola d’Adamo ma modellata dal Creatore in un’argilla fine e delicata. Un pezzo unico, poi le dà la vita e la parola. Il tutto “prima” di creare Adamo; tant’è che girando qua e là nel paradiso Eva si lamenta che... della sua razza si ritrovi ad essere l’unica, mentre tutti gli altri animali si trovano già accoppiati e addirittura in branco. Ma poi eccola incontrare finalmente il suo “maschio”, Adamo, che la guarda preoccupato e sospettoso. Eva vuol provocarlo e inizia intorno a lui una strana danza fatta di salti, capriole e grida da selvatica... quasi un gioco che Adamo non apprezza, anzi prova timore per come agisce quella creatura... al punto che fugge nella foresta a nascondersi e sparisce; ma viene il momento in cui il Creatore vuole parlare ad entrambe le sue creature, umane. Manda un Arcangelo a cercarli. Quello li trova e poi li accompagna dinnanzi a Dio in persona.

L’Eterno li osserva e poi si compiace: “Mica male! mi siete riusciti... E dire che non ero neanche in giornata... ! Voi non lo sapete perché ancora non ve l’ho detto ma entrambi siete i proprietari assoluti di questo Eden! E sta a voi decidere cosa farne e come viverci. Ecco la chiave. E gliela getta. Vedete, qui ci sono due alberi magnifici (e li indica), uno – quello di sinistra – dà frutti copiosi e dal sapore cangiante. Questi frutti, se li mangiate, faranno di voi due esseri eterni. Sì, mi rendo conto che ho pronunciato una parola che per voi non ha significato: eternità... Significa che avrete la stessa proprietà che hanno gli angeli e gli arcangeli, vivrete per sempre, appunto in eterno! A differenza degli altri animali non avrete prole, perché, essendo eterni, che interesse avreste di riprodurvi e generare uomini e donne come voi, della vostra razza? L’altro albero invece produce semplici mele, nutrienti e di buon sapore. Ma attenti a voi, non vi consiglio di cibarvene! E sapete perché? Perché non creano l’eternità... ma in compenso, devo essere sincero, grazie a loro scoprirete la conoscenza, la sapienza e anche il dubbio.

Ancora vi indurranno a creare a vostra volta strumenti di lavoro e perfino macchine come la ruota e il mulino a vento e ad acqua. No, non ho tempo di spiegarvi come si faccia, arrangiatevi da voi. ... tutto quello che scoprirete; e ancora queste mele, mangiandole, vi produrranno il desiderio di abbracciarvi l’un l’altro e di amarvi... non solo, ma grazie a quell’amplesso, vi riuscirà di far nascere nuove creature come voi e popolare questo mondo. Però attenti, alla fine ognuno di voi morirà e tornerà ad essere polvere e fango. Gli stessi da cui siete nati.

Pensateci con calma, mi darete la risposta fra qualche giorno. Addio.


No. Non c’è bisogno di attendere, Padre Nostro! – grida subito Eva – Per quanto mi riguarda io ho già deciso, personalmente scelgo il secondo albero, quello delle mele. S devo essere sincera, Dio non offenderti, a me dell’eternità non interessa più di tanto, invece l’idea di conoscere, sapere, aver dubbi, mi gusta assai! Non parliamo poi del fatto di potermi abbracciare a questo maschio che mi hai regalato. Mi piace!!! Da subito ho sentito il suo richiamo e mi è venuto un gran desiderio di cingermi, oh che bella parola ho scoperto cingermi!, cingermi con lui e farci... come si dice?! Ah, farci l’amore! So già che questo amplesso sarà la fine del mondo! E ti dirò che, appresso, il fatto che mi toccherà morire davanti a tutto quello che ci offri in cambio: la possibilità di scoprire e conoscere vivendo... mi va bene anche quello. Pur di avere conoscenza, coscienza, dubbi e provare amore... ben venga anche la morte!

Il Padreterno è deluso e irato quindi si rivolge ad Adamo e gli chiede con durezza: “E tu? ...che decisione avresti preso? Parlo con te, Adamo sveglia! Preferisci l’eterno o l’amore col principio e la fine?” E Adamo quasi sottovoce risponde: “ Ho qualche dubbio ma sono molto curioso di scoprire questo mistero dell’amore anche se poi c’è la fine"." Dario Fo
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Palermo, 30/05/2013 - Su iniziativa dei partner del progetto “I ART: il Polo Diffuso per le Identità e l'Arte Contemporanea in Sicilia”, conferenza stampa venerdì 31 maggio dalle ore 10.00 alle ore 13.00, davanti l'Assessorato dei Beni Culturali e dell ...

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Le città scolpite di Matthew Picton. Mappe 3D tra storia e memoria

Le città scolpite di Matthew Picton. Mappe 3D tra storia e memoria:
L’artista inglese Matthew Picton scolpisce con la carta mappe tridimensionali delle città. Ma il suo lavoro va oltre la geografia per restituire la memoria, l’anima dei luoghi.
Matthew Picton - Mappe 3D di carta
Quando ci si imbatte in un lavoro come quello di Matthew Picton si resta facilmente colpiti. Le sue mappe scolpite con la carta ci portano proprio dentro il cuore pulsante delle città rappresentate, a volte colte in un determinato momento storico e drammatico, come un incendio, un’inondazione o un assedio.

L’idea è semplice, i materiali sono poveri, l’impatto estetico interessante, i contenuti coinvolgono storia, urbanistica, estetica.

Carta piegata con artigianale pazienza e scelta con altrettanta attenzione. Ogni singolo pezzetto viene realizzato nei minimi dettagli ed intessuto nella scultura finale. C’è così Londra colta dopo il grande incendio del 1666 o durante la Seconda Guerra Mondiale, realizzata con pezzi di carta strappati da vari libri che parlano proprio dell’epoca 1943-45. Poesie, ma soprattutto pagine di romanzi di autori come Graham Greene, Rosie Alison, Elizabeth Bowen e Christopher Fowle. Poi c’è New York dopo gli attacchi dell’11 settembre, con una macchia scura al posto delle torri, ricavata dai titoli dei giornali nei giorni successivi l’attacco al World Trade Centre. Si prosegue con Las Vegas, realizzata con carta verde fluorescente ricavata dal romanzo Paura e delirio a Las Vegas di Hunter S. Thompson e Mosca rasa al suolo dall’esercito di Napoleone Bonaparte nel 1812.

Nato in Inghilterra, dopo il diploma alla London School of Economics, Picton è emograto negli Stati Uniti. Parlando di sé racconta che “il mio interesse per le mappe è nato camminando, l’immaginarsi un luogo che le mappe creano nella mente ed un amore duraturo per i viaggi, il paesaggio e la geografia.”
Matthew Picton - Mappe 3D di carta
Matthew Picton - Mappe 3D di cartaMatthew Picton - Mappe 3D di cartaMatthew Picton - Mappe 3D di cartaMatthew Picton - Mappe 3D di cartaMatthew Picton - Mappe 3D di cartaMatthew Picton - Mappe 3D di cartaMatthew Picton - Mappe 3D di cartaMatthew Picton - Mappe 3D di cartaMatthew Picton - Mappe 3D di cartaMatthew Picton - Mappe 3D di cartaMatthew Picton - Mappe 3D di cartaMatthew Picton - Mappe 3D di cartaMatthew Picton - Mappe 3D di cartaMatthew Picton - Mappe 3D di carta




Le città scolpite di Matthew Picton. Mappe 3D tra storia e memoria é stato pubblicato su artsblog alle 17:38 di giovedì 30 maggio 2013. Leggete le condizioni di utilizzo del feed.

grazie della visita e se volete scendete e visitate tutta la pagina grazie vingaribbo

grazie della visita e se volete scendete e visitate tutta la pagina grazie vingaribbo
con le amate yaruba

Informazioni personali

incontro con rossana caprari

con questo blogger vorrei testimoniare la mia ricerca con le parole della mia amica rossana caprari gia insegnante all,accademia ligustica e vissuta a londra: vngaribbo lavora nel suo studio che si affaccia sulla stradina,stipato di cose e di vissuto come le botteghe di antichi artigiani.le sue opere vi si assiepano come i personaggi dei suoi quadri,scaturiti da una sorta di uovo primordiale africano,sbalorditivo,come uno spazio originario e tutto-pieno. con discrezione ed estrema umanita mi ha presentato una ricchissima sfilata di abitanti di un mondo complesso, esseri che subiscono fantastiche mutazioni di identita: maschere dal doppio volto, animali singolari e la sua amata collezione di arte africana dalla quale attinge molta della sua creativita e vita artistica nonche il ricordo dei suoi viaggi nel mondo i suoi cololri.rossana caprari londra

la nave va.....

la nave va.....
la nave va ,nella vita...... e nelle.....vite......!

atmosfera in studio

atmosfera in studio
atmosfere

navigazioni olio 100x120 su masonite

navigazioni olio 100x120 su masonite
in studio

a franca rossi e ricordi di infanzia

a franca rossi e ricordi di infanzia
olio su pianoforte

con yaruba bianca la triste

con yaruba bianca la triste
in studio

venezia ricordi olio con cornice invasa

venezia ricordi  olio con cornice invasa
olio su masonite

san giorgio venezia

san giorgio venezia
il mio amore per venezia

con ibo bianca

con ibo bianca
in studio atmosfere

studio per autoritratto olio acrilico

studio per autoritratto olio acrilico
in studio

in studio tela e bafeke

in studio tela e bafeke
olio e atmosfere

in studio

in studio
a piazza san marco venezia olio

in studio

in studio
colori

la regina punu

la regina punu
e gemelli yaruba

arte

arte
mostra anguria

in studio

in studio
autoritratto olio su cartone

naess falcon

naess falcon
casa nel mondo

naess explore

naess explore
una delle case nel mondo

collezione africana

collezione africana
maschere e dipinti

auto racconto olio 150x180 masonite

auto racconto olio 150x180 masonite
la vita

il medico della peste periodo surreale venezia

il medico della peste periodo surreale venezia
80x100 masonite

solitudine in barca

solitudine in barca
olio su cartone

la vita che se ne va...........

la vita che se ne va...........
la vita

tutto passa

........tutto passa,tutto passa: anche tu, incanti del momento felicita e bellezza di un attimo.......... mario garibbo

da lucio martelli amico

..e autore di una pittura a mosaico, quasi un gioco da incastri ottico e cinetico(i movimenti degli occhi,dei visi che egli dipinge,per esempio) dove la tela si svincola dalla forma intesa e (fraintesa) come canone stilistico e la forma viene generata da vibrazioni emotive e da stilizzate gamme cromatiche.in vingaribbo ogni problema tecnico si risolve in un problema umano,con le forme suggerite dall,ambiente di collezioni di maschere e feticci africani che lo circondano e da elementi frammisti e i corpi ,i segni appaiono sezionati o mutili...lucio martelli ventimiglia

immagine giovanile atelie chiesa santa brigida

immagine giovanile atelie chiesa santa brigida
al lavoro x esposizione

segni africani

segni africani
la mia africa

la mia africa

la mia africa
segni africani

gli attrezzi da lavoro

gli attrezzi da lavoro

periodo surreale olio

periodo surreale olio
lampada anni trenta dipinta vingari

i tre ponti dei miei genitori surrealtà

i tre ponti dei miei genitori surrealtà

mario garibbo da poesie d,amore e il resto

fresca serata d,ottobre ma potrebbe essere qualunque altro giorno. fiero amore caduto. uno stagno d,acqua rossa e fiori rossi appesi al mio naso. ti penso, sono a terra su una terra rossa.

canzone d,utunno verlaine

i singhiozzi lunghi dei violini dell,autunno feriscono il mio cuore d,un languore monotono. tutto soffocante e smorto,quando suona l,ora, io mi ricordo dei vecchi giorni e piango; e me ne vo al tristo vento che mi porta, di qua e di là, simile a la foglia morta. paul verlaine poesie i corvi dall,oglio

a vingari

se fermi il tuo passo in un vicolo antico dove le voci dialettali scemano in litanie straniere puoi ascoltare l,armonia di tele che s,accendono di mille colori:puoi vedere figure che s,aprono verso nuovi orizzonti di emozioni.se fermi il passo in un vicolo antico puoi incontrare il volto........evaluna poeta

venezia

venezia

ttre ponti al mattino con nebbiolina

ttre ponti al mattino con  nebbiolina
olio su masonite periodo surreale part.

fatina dell,infanzia

tu fatina ,bionda,dagli occhi verdi,dallo stele della mia infanzia,nell,erba secca con le cicale,sai oggi ho aperto il cassetto dei sogni,profumati e pensati e con sorpresa non ci sei piu,nemmeno tu.

amico giornalista lucio martelli e il grande gigi salvadori gia presentatore di radio montecarlo

amico giornalista lucio martelli e il grande gigi salvadori gia presentatore di radio montecarlo
miei amici sempre

bateke

bateke
africa

nutrimento per la mente

  • jazz,cinema, arte contemporanea,letteratura poesia,,viaggi ecc
  • fotografia arte

il saluto del manichino scontento

il saluto del manichino scontento
legno dipinto

il manichino scontento seduto in attesa

il manichino scontento seduto in attesa
olio su legno astratto

se tu mi dimentichi pablo neruda nuova accademia

voglio che sappia una cosa.tu sai questo se guardo la luna di cristallo, il ramo rosso del lento autunno alla mia finestra, se tocco vicino alla finestra l,impalpabile cenere o il rugoso corpo della legna, tutto mi conduce a te,come se cio che esiste, aromi ,luce,metalli,fossero piccole navi che vanno verso le tue isole che m,attendono. orbene se a poco a poco cessi di amarmi cesserò di amarti poco a poco.se d,improvviso mi dimentichi, non cercarmi, che già ti avrò dimenticata.se consideri lungo e pazzo il vento di bandiere che passa per la mia vita e ti decidi a lasciarmi alla riva del cuore in cui affondo le radici,pensa che in quel giorno,in quell,ora leverò in alto le braccia e le mie radici usciranno a cercare altra terra.ma se ogni giorno,ogni ora senti che a me sei destinata con dolcezza implacabile.se ogni giorno sale alle tue labbra un fiore a cercarmi,ahi,amor mio,ahi mia, in me tutto quel fuoco si ripete, in me nulla si spegne ne si oblia,il mio amore si nutre del tuo amore,amata,e finchè tu vivrai starà tra le tue braccia senza uscire tra le mie . NERUDA

omaggio a neruda e alle sue poesie d,amore

omaggio a neruda e alle sue poesie d,amore
olio su compensato

compagna di vita schiuma di mare

compagna di vita schiuma di mare
sfinge mio amaggio scultura

il dicembre del....costantino kavafis

se dell,amore mio non posso dire,nè parlo dei capelli,delle labbra, degli occhi-ma il tuo viso che tengo dentro l,anima, il suono della tua voce dentro il mio cervello.i giorni del settembre che mi spuntano nei sogni, parole e frasi plasmano e colorano d,ogni tema che offrono o idea che dico.kavafis

dove sei? di sergèj esenin

dove sei, dove sei, potenza di un tempo? vuoi alzarti e non puoi muovere la mano! giovinezza giovinezza, cone notte di maggio hai cessati di risuonare, come il ciliegio selvatico nella steppa della provincia! ecco affiora, sul don l,azzurro della notte, dolce odore di bruciato viene dalle secche boscaglie. spruzza calce dorata sulla casa bassa una larga e calda luna. sergèj esenin

zolle erbose poesia dada di picabia

l,intelligence de l,amour comme il n,est rien.j,essaierai san coquetterie l,amour de la faim et des èpluchurres infranchissables. francis picabia

arte di mauro focardi poeta pittore

camminare sull"oggi,danzare sul domani, aprire il cassetto dei sogni rimasti,scoprire emozioni....e se l,anima pulsa allora stai aspirando arte. mauro focardi

la reina di pablo neruda

io te he nombrado reina.hai màs altas que tu mòs altas.haymàs puras que tu, mòis puras.hay màs bella que tu mòs bellas.pero tu eres reina.cuando vas por las calles nadie te reconoce.nadie ve tu corona de cristal, nadie mira la alfombra de oro rojo que pisas donde pasas, la alfombra que no existe. y cuando asomas suenan todos los rios en mi cuerpo,sacuden el cielo las campanas, y un himmo llena el mundo. solo tu y yo, sol tu y yo,amor mio, lo escuchamos, pablo neruda tuute le opere poesia nuov accademia

il saluto al manichino che se ne va

il saluto al manichino che se ne va
scultura mobile legno olio

a lo solange

..è ora di trovare un posto dove poterci scambiare silenzio. Ho chiaccherato senza posa, in sale insegnanti,corridoi,ristoranti.quando non ci sei continuo a conversare nella mente.E anche questa poesia ha trentasette parole di troppo. eunice de souza da l,india dell,anima

la bocca arida di lalla romano scrittrice e pittrice da giovane é il tempo enaudi

noi andavamo leggeri una notte d,estate per un fresco giardino?la tu mano ho sfiorato o una foglia? la tua bocca o lasciato o un frutto umido e dolce? non so se ho bevuto il silenzio delle piante noturne o il tuo amoroso silenzio.la tua mano mi salutò tra le piante ma era la falce di luna che tramontava lontano. lalla romano

e no! vingari

e no! se fosse ancora amore? non ce più tempo,aspetto che i pennelli non dipingano più e non sappiano cercarti e qua nello studio sono felice ,ora,oggi.anche solo.in questa atmosfera serale.

vento all,angolo della strada di julio cortazar

rompiti piccolo vento della sera,in piena faccia.odori di banana,di fiume blando,di ponte,gatto rotondo di terrazza,barilotto celeste,compare come passero. soffi perche ti va di soffiare,perche sei cosi,te sei te. mi strappi la sciarpa,mi schiaffeggi il berretto.e i fiori te li fischi,e le guardie le fai pensare alla pensione,stupendo.

studio per te olio

studio per te olio
tavoletta

rio de jianerio luglio vingari

il pan di zucchero, come un amico saluta, il volto stanco dagli occhi verdi e tristi,che senso ha il dorato degli alberi,il fortino come un fiore nuovo nella laguna,quando il cuore e senza meta,e la mente senza luce? tu amore di un,ora vorrai dormire nella notte sul mare?

l,antica baren arabia

mani nere,nella poca roba,frugano alla dogana, ma nulla puo togliermi,le tue lettere, mai giunte, i tuoi baci, mai dati, il tuo corpo mai avuto, i tuoi sguardi assenti, e vorrei averti saputo amare meglio. 1 versione vingaribbo.

personale

coll personale

san francisco ricordi

non in sogno,volo tra le nuvole tra i volti e senza conoscerti le tue mani ,ora tra le mie nel guardare le luci dalla terra,come colori di una tavolozza luccicante, sconosciuta mi lasci i tuoi occhi neri? vingaribbo 2 versione

mamma

mamma
30x40

viaggio africano impresioni olio cornice invasa 3

viaggio africano impresioni  olio cornice invasa 3
40x50

amici lucio e avanagana di radio montecarlo

amici lucio e avanagana di radio montecarlo
mostra anguria

il ritorno citta del capo sud africa, senza tempo

l,ansia nell,aurora del mattino,tra vulcani filippini,mi acconpagna ,con la nave e la scia della barca,come una ruga,anziana fruga nei ricordi,non mi basta la pianura d,acqua davanti,l,atmosfera, i moribondi silenzi rotti dal canto dei gabbiani sono in un deserto di fuoco, in una struggente nostalgia..di te?

gente vingaribbo singapore

quanta gente al bar,tu nell,angolo buio. a volte sorridi ma non a me.i tuoi occhi a mandorla quardano alla stessa ora,non oso dirti ,parlarti,tu ed io, anche oggi che non fiancheggi l,amica inutile non oso battere alla tua porta. vingari singapore

happy new year julio cortazar

guarda non chiedo molto solamente la tua mano.tenerla, come una piccola rana che dorme contenta.io ho bisogno di questa porta che aprivi perche vi entrassi, nel tuo mondo, questo pezzetto di zucchero verde,di tonda allegria,non mi presti la mano questa notte di civette rauche?tu per ragioni tecniche non puoi,allora io tesso nell,aria ordendo ogni dito.e la pesca setosa della palma e il dorso,questo paese d,alberi azzurri.cosi la prendo cosi la sostengo come se cio dipendesse moltissimo del mondo.il succedersi delle stagioni,il canto dei galli.l,amore degli uomini.
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ricordi di navigazioni e di addii olio su tela

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colezzione f.pola

manichini olio su tela

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lo

amiche e maschera sepik borneo

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amiche

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con maschera malinke

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maschera bateke

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con maschera zaire

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mosaico

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in studio

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jazz in grande

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san giorgio 2 studio

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olio masonite

schiuma di mare

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jazz!!!!!

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a mio padre e mamma che viaggino liberi anche nei pensieri

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marilena 4

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lla macchina dei sogni olio

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venezia che fu

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autoritratto surreale e il tempo che se ne va....

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mao e i suoi folletti gioiosi

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ieri

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la vita va olio su compensato 2

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in studio con manichino che ora non cè piu

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ritratto di lo collezione personale

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olio su masonite

verrà la morte e avrà i tuoi occhi cesare pavese

verrà la morte e avra i tuoi occhi questa morte che ci accompagna da mattino alla sera, insonne, sorda, come un vecchio rimorso o un vizio assurdo. i tuoi occhi saranno una vana parola, un grido taciuto, un silenzio. cosi li vedi ogni mattina quando su te sola ti pieghi nello specchio. o cara speranza,quel giorno sapremo anche noi che sei la vita e sei il nulla. per tutti la morte ha uno sguardo,verrà la morte e avrà i tuoi occhi. sarà come smettere un vizio, come vedere nello specchio riemergere un viso morto, come ascoltare un labbro chiuso,scenderemo nel gorgo muti. cesare pavese poesie enaudi editor nue