surrealtà africana passione

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giovedì 29 novembre 2012

la mia amara venezia

Arte contemporanea e musei si schierano contro l'HIV con FAI I TUOI CONTI

Arte contemporanea e musei si schierano contro l'HIV con FAI I TUOI CONTI:
Giornata mondiale contro virus HIV
Fai i tuoi conti si intitola la nuova campagna di sensibilizzazione e comunicazione contro il contagio del virus dell’HIV. Ed è in arrivo in alcuni tra i principali musei d’arte contemporanea italiani, tra cui il Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato, la GAM Galleria Civica d‘Arte Moderna e Contemporanea di Torino, il MACRO Museo d’Arte Contemporanea, il MART Museo di arte moderna e contemporanea di Rovereto, il MUSEION Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano e il Museo del Novecento e la TRIENNALE di Milano.
L’iniziativa è stata organizzata dal fotografo Rocco Toscani a favore di NPS Italia Onlus, confermando l’impegno e la messa in gioco dell’arte contemporanea e dei musei in Italia, che si schierano contro l’HIV. In occasione del World AIDS Day 2012, la giornata mondiale contro l’AIDS che si terrà il prossimo primo dicembre, si è ben pensato di pianificare una campagna che parlasse di prevenzione ma anche di risparmio. FAI I TUOI CONTI sviluppa un concept importantissimo che parte dalla eclatante differenza tra il costo di un condom e la spesa a carico del Sistema Sanitario Nazionale di un malato di HIV, senza parlare del fatto che questo minuscolo gesto di prevenzione può risparmiare non una, ma più vite, dalla malattia.


Sull’AIDS sono stati fatti, negli anni, grandi passi avanti nella ricerca come anche nella comunicazione. Per quest

campagna, mi è sembrato corretto l’atteggiamento di ALL di voler parlare di diritti secondo un’ottica anceconomica, e allora cosa meglio di dati numerici (e di spesa) che trasformino un’idea in un’immagine? L’attenzione che il mondo deve rivolgere alla prevenzione e all’economia sostenibile è grande e doverosa, FAI I TUOI CONTvorrebbe essere un piccolo aiuto.
Dichiara il fotografo Rocco Toscani e lo segue a ruota Rosaria Iardino, presidente onorario di NPS Italia Onlus che afferma:
Pensiamo che in momenti di emergenza economica sia giusto continuare a parlare di diritto alla salute, un’attenzione particolare alla sostenibilità. Un comportamento responsabile passa anche attraverso l’utilizzo profilattico e, oggi più che mai, conviene fare i conti. Un euro può farti risparmiare molto.
Un progetto importante che oltre ad avere un forte impatto nel web coinvolge il mondo dell’arte contemporanea e dei poli museali. Una campagna di sensibilizzazione sociale necessaria, se pensiamo che è proprio di questi ultimi giorni l’allarmante notizia che vuole Milano come maglia nera per le infezioni da HIV.
Un triste primato quello della capitale meneghina, che dall’1 gennaio 2012 al 30 settembre 2012, ha dato notifica di 292 nuove infezioni da HIV in residenti milanesi, dato in aumento rispetto all’anno precedente. Una statistica preoccupante che conferma solo il fatto che c’è ancora molto lavoro di prevenzione da fare, soprattutto tra i più giovani, e tramite tutti i canali a disposizione, anche e soprattutto tramite quello diretto e visivo dell’arte. Potete seguire tutti gli aggiornamenti via social sulla pagina ufficiale di ALL Italia.


Arte contemporanea e musei si schierano contro l'HIV con FAI I TUOI CONTI é stato pubblicato su artsblog alle 07:33 di giovedì 29 novembre 2012. Leggete le condizioni di utilizzo del feed.

lunedì 26 novembre 2012

Frida 'Smoke and mirrors', in mostra l'universo intimo della Kahlo

Frida 'Smoke and mirrors', in mostra l'universo intimo della Kahlo:
Smoke and Mirrors: gli abiti di Frida Kahlo
Dietro al fascino che ispira la figura di Frida Kahlo c’è un immaginario visivo madido di atmosfere di vita vissuta e di colori, un’estetica forte che percorre per noi a ritroso – dalla tela alla vita reale, lo spazio, la presenza dell’artista nel mondo.

La Kahlo, che già soffriva di spina bifida, cominciò a dipingere autoritratti dopo un incidente subito in autobus.

La sua vicenda si dipana senza soluzioni di continuità dall’arte alla vita, ed è fatta soprattutto di carne e di stoffa, di abbigliamento ed accessori che incarnano emozioni.

Smoke and Mirrors: gli abiti di Frida Kahlo‘ apre i battenti in questi giorni a Città del Messico. In mostra ci saranno centinaia di vestiti ed oggetti che per oltre cinquanta anni (fino al 2004) sono stati sigillati nelle stanze chiuse della Casa Azul, casa natale, abitazione ed oggi sede del

Museo Frida Kahlo. Fantastici corsetti ortopedici, gonne, sottogonne, gioielli precolombiani (regalateli da Diego Rivera), abiti, scialli colorati, scarpe e memorabilia ancora intrisi del suo profumo e dell’odore di sigarette di cui difficilmente si privava.
Smoke and Mirrors: gli abiti di Frida Kahlo
Smoke and Mirrors: gli abiti di Frida KahloSmoke and Mirrors: gli abiti di Frida KahloSmoke and Mirrors: gli abiti di Frida KahloSmoke and Mirrors: gli abiti di Frida KahloSmoke and Mirrors: gli abiti di Frida KahloSmoke and Mirrors: gli abiti di Frida KahloSmoke and Mirrors: gli abiti di Frida KahloSmoke and Mirrors: gli abiti di Frida KahloSmoke and Mirrors: gli abiti di Frida Kahlo


Un’artista che è divenuta icona di stile cercando semplicemente di recuperare ed esprimere una propria identità, di costruire una modalità per mascherare (ma non nascondere) un grande dolore fisico ed emotivo e fisico.

Uno spirito creativo che è riuscito ad andare oltre le menomazioni e le amputazioni per esprimere la forza della vita senza nessuna esitazione.

Non è un caso quindi che, a quasi 60 anni dalla sua morte, Vogue Messico di novembre 2012 torna a dedicarle una copertina, così come fanno ogni mese decine di riviste in tutto il mondo. Non si celebra in questi casi solo un’icona di stile, ma il coraggio di una donna e di una vita vissuta nell’arte, senza limiti.
Smoke and Mirrors: gli abiti di Frida KahloSmoke and Mirrors: gli abiti di Frida KahloSmoke and Mirrors: gli abiti di Frida KahloSmoke and Mirrors: gli abiti di Frida Kahlo


Frida 'Smoke and mirrors', in mostra l'universo intimo della Kahlo é stato pubblicato su artsblog alle 13:02 di lunedì 26 novembre 2012. Leggete le condizioni di utilizzo del feed.

Aborigeni sì, aborigeni no? Il dilemma dell'arte contemporanea in Australia

Aborigeni sì, aborigeni no? Il dilemma dell'arte contemporanea in Australia:
Ryan Presley - Blood Money
Sebbene archiviato dalla storia ufficiale, il percorso dei territori che hanno subito una colonizzazione culturale forzata è tutt’altro che concluso. Anzi, laddove la prevaricazione più brutale e l’imposizione dell’habitus dell’uomo bianco si sono fatti maggiormente sentire, lo scontro su ‘cosa è arte‘ è in pieno svolgimento. Non solo esistono differenze nella concezione delle categorie di arte e di artista fra l’universo tribale e quello postmoderno. A volte il sincretismo e la promiscuità hanno aperto nuove prospettive di elaborazione, soprattutto in un momento in cui la critica è particolarmente latente ed asservita alle logiche di mercato.

Una situazione interessante da questo punto di vista è quella australiana. Dopo aver considerato per molti anni gli aborigeni al pari delle bestie, e quindi incapaci di esprimere una cultura ‘alta’, negli ultimi decenni le gallerie d’arte nel paese dei canguri hanno aperto volentieri le loro porte ad artisti aborigeni o, meglio ancora, mezzosangue.
Ryan Presley - Luc Grogan
Ryan Presley - Blood MoneyLuc GroganLuc GroganLuc Grogan


Uno di questi è Ryan Presley, che si è fatto conoscere grazie alla galleria Jan Manton Art di Brisbane (con la serie Blood Money in cui compaiono i capi indigeni sulle banconote) e nel 2010 ha vinto un premio di 10.000 dollari dall’ Artstart Council con cui ha potuto viaggiare in Australia Centrale per incontrare la sua famiglia allargata, i parenti di suo padre e il patrimonio aborigeno.

Ma Presley, che oggi ha 25 anni, il mese scorso ha lasciato la galleria Jan Manton, dopo che ha saputo che Lucas Grogan era stato invitato a partecipare ad una mostra. Grogan, 29 anni, vive a Melbourne ma proviene da una famiglia arabo-asiatica. Il suo è un lavoro molto eclettico, che va dalla street art ai piccoli oggetti, riutilizzando simboli e codici provenienti da molte culture. Fra queste c’è sicuramente l’arte aborigena, e gli stili decorativi come il tratteggio.

Tutto ciò evidentemente non piace a Presley, il cui atteggiamento è di difesa. Nel 2008 infatti un suo lavoro era stato escluso dalla Sydney Art Fair, dopo che si erano alzate anonime voci di protesta contro la presenza di arte indigena dentro ad una manifestazione di arte contemporanea.


Aborigeni sì, aborigeni no? Il dilemma dell'arte contemporanea in Australia é stato pubblicato su artsblog alle 15:54 di lunedì 26 novembre 2012. Leggete le condizioni di utilizzo del feed.

Giornalismo d’arte? meglio quello italiano.

Giornalismo d’arte? meglio quello italiano.:
I baffi migliori della storia dell’arte, un servizio su un elefante che dipinge, l’ennesimo tentativo di aiutare Ai Weiwei con il Gagnam Style effettuato da Anish Kapoor. Volevamo darvi qualche notizia d’arte contemporanea proveniente dal versante internazionale ma oggi abbiamo trovato solo questo.
Continua a leggere: Giornalismo d’arte? meglio quello italiano. (...)

© Micol Di Veroli per GlobArtMag, 2012. |
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Tenete i bambini lontani dalla caccia!

Tenete i bambini lontani dalla caccia!:
vittime_caccia_.jpg

"Manuel Belviso, il piccolo di 5 anni morto per un colpo accidentale partito dal fucile da caccia del padre è la settima vittima minore di età falcidiata dalle armi da caccia, dal 1 settembre al 24 novembre (4 i bambini morti e 3 i feriti). Pare non arrestarsi la macabra conta di questa stagione venatoria, nata sotto gli auspici di una maggiore attenzione, ma naufragata in un mare di sangue. "Non si risparmiano nemmeno i bambini. Inascoltati i nostri appelli mossi alle istituzioni.", dichiara Daniela Casprini, presidente dell'Associazione Vittime della caccia.

Prendiamo atto che la caccia in Italia non ha più motivo di esistere, in quanto incompatibile col vivere civile, fonte di continue tragedie ai danni anche di innocenti, ingestibile il comportamente dei troppi cacciatori che pensano di poter abusare della concessione dello Stato mettendo in pericolo la vita altrui e creando tensione sociale. Ci rivolgiamo alle madri e alle donne tutte, affinchè preservino i propri bambini da questo ambiente evidentemente causa di morte, dolore e di sopraffazione del forte sul debole. Lasciate che i bambini giochino a pallone e fate in modo che non si avvicinino alle armi, che sviluppino empatia e compassione per gli animali invece di massacrarli." Associazione Vittime della caccia

Giornalismo d’arte? meglio quello italiano.

Giornalismo d’arte? meglio quello italiano.:
I baffi migliori della storia dell’arte, un servizio su un elefante che dipinge, l’ennesimo tentativo di aiutare Ai Weiwei con il Gagnam Style effettuato da Anish Kapoor. Volevamo darvi qualche notizia d’arte contemporanea proveniente dal versante internazionale ma oggi abbiamo trovato solo questo.
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© Micol Di Veroli per GlobArtMag, 2012. |
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La Gioconda e i dubbi sullo sfondo del ritratto più famoso al mondo

La Gioconda e i dubbi sullo sfondo del ritratto più famoso al mondo:
Lo sfondo della Gioconda è il Montefeltro
Si aprono ancora una volta i dubbi sullo sfondo del ritratto più famoso al mondo, la Gioconda di Leonardo da Vinci. La “colpa” è di due intraprendenti ricercatrici, una geomorfologa dell’Università di Urbino, Olivia Nesci, e la pittrice-fotografa Rosetta Borchia. Le due studiose sostengono che il paesaggio del dipinto in questione abbia una geolocalizzazione precisa, e diversa da quella ormai presa per ipotesi più vicina al vero, ovvero l’identificazione del paesaggio, famoso in tutto il pianeta, con i maestosi luoghi del Valdarno.
Olivia Nesci e Rosetta Borchia affermano che al contrario il discusso sfondo dell’iconico dipinto della Monnalisa è da individuare nella suggestiva location del Montefeltro, ovvero l’antico ducato di Urbino visto dall’alto della Valmarecchia. Un territorio vastissimo che oggi comprende le Marche, l’Emilia Romagna e in parte anche la Toscana. Le loro conclusioni e la tesi a sostenerle saranno presentate a dicembre, in un libro dal titolo Codice P, edito da Electa Mondadori.


Le ricercatrici dell’università di Urbino si sono servite, per arrivare a questa importante conclusione, dei dati storici che indicano la presenza di Leonardo in quei luoghi in quel periodo preciso, e di un aiutino della scienza, le analisi geologiche e geomorfologiche. Nel libro infatti saranno presenti più di 160 immagini tra foto aree, satellitari panoramiche e schemi geomorfologici a sostenere questa interessantissima tesi.
Leonardo dal canto suo non immortalò lo sfondo in modo lineare, la parte di sinistra del paesaggio è raffigurata più in basso rispetto a quella destra, proprio per questo l’intuizione degli addetti al settore che la sezione del dipinto sia stata integrata in una data postuma. Per le due ricercatrici invece, Leonardo da Vinci si servì della tecnica della compressione, uno schema di rappresentazione prospettica che prevede la sintetizzazione del paesaggio. Una scelta stilistica obbligata e comprensibile se pensiamo che il misterioso e affascinante territorio in questione è molto ampio, intere vallate di splendidi e silenziosi colli, impossibile da dipingere per intero in una tela dalle dimensioni così ridotte.
Via | Mauxa
Foto | Getty Images


La Gioconda e i dubbi sullo sfondo del ritratto più famoso al mondo é stato pubblicato su artsblog alle 08:39 di lunedì 26 novembre 2012. Leggete le condizioni di utilizzo del feed.

Ken Loach: “Tenetevi il premio, sfruttatori!”

Ken Loach: “Tenetevi il premio, sfruttatori!”:
Ken Loach non parteciperà alla trentesima edizione del Torino Film Festival. Al celebre regista è stato assegnato il prestigioso Gran Premio Torino, ma lui non ha nessuna intenzione di accettarlo. Il motivo? Lanciare un messaggio di solidarietà ai lavoratori della Cooperativa Rear che sono stati licenziati…
Continua a leggere: Ken Loach: “Tenetevi il premio, sfruttatori!” (...)

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Leah Yerpe

Leah Yerpe:

Magnifici disegni di Leah Yerpe…
Continua a leggere: Leah Yerpe (...)
Leah Yerpe, pubblicato su GlobArtMag il 25/11/2012

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sabato 24 novembre 2012

Le sculture di Kate MccGwire: la "metafora della piuma" in intrecci e forme ibride

Le sculture di Kate MccGwire: la "metafora della piuma" in intrecci e forme ibride:
Kate MccGwire lure all visual arts


Sembrano fotografie macro invece sono delle sculture. L’artista si chiama Kate MccGwire, lavora a Londra e da sempre ha condotto la sua ricerca raccogliendo migliaia di piume e trasformandole in sculture. Il 23 Novembre è stata inaugurata la mostra alla Galleria di Londra All Visual Arts, intitolata Lure e fino al 26 Gennaio possiamo immergerci tra le forme solo apparentemente familiari di volatili che hanno fermato il loro volo.


Kate MccGwire lure all visual artsKate MccGwire lure all visual artsKate MccGwire lure all visual artsKate MccGwire lure all visual artsKate MccGwire lure all visual arts Kate MccGwire lure all visual artsKate MccGwire lure all visual artsKate MccGwire lure all visual artsKate MccGwire lure all visual arts
L’artista, che gioca con il concetto del dualismo, rivisita le forme naturali creandone di nuove e sconosciute che ci attraggono e respingono nello stesso tempo per l’organicità del materiale di cui sono composte. Le piume sono di specie diverse di volatili che affascinano perchè ognuno racchiude un significato metaforico e ognuno ha le proprie caratteristiche tattili e fisiche che rendono la scultura un prezioso oggetto da contemplare. L’ambiente in cui sono inserite ricrea quello di una “stanza delle meraviglie” dove sono esposte le più bizzarre e curiose forme in vecchie teche di vetro.
Da analizzare però non è questa strana fauna bensì il significato che emanano così sapientemente intrecciate. Se nelle serie precedenti troviamo piume di colombe, gazze e piccioni, qui protagonista è il piumaggio nero di un corvo dai riflessi violacei associato da sempre ai cattivi presagi, al senso della morte e alla complessa psiche umana. Nell’opera Stigma e Host avremo la sensazione di avere sotto gli occhi creature viventi imprigionate davanti ai nostri occhi, aggrovigliate per nascondersi, o pronte a spiccare il volo.
In realtà le opere di Kate MccGwire non fanno altro che farci confrontare con le cose dimenticate del nostro inconscio misteriose, inquietanti e dimenticate.
Foto| Dal sito della galleria All visual Arts di Londra.


grazie della visita e se volete scendete e visitate tutta la pagina grazie vingaribbo

grazie della visita e se volete scendete e visitate tutta la pagina grazie vingaribbo
con le amate yaruba

Informazioni personali

incontro con rossana caprari

con questo blogger vorrei testimoniare la mia ricerca con le parole della mia amica rossana caprari gia insegnante all,accademia ligustica e vissuta a londra: vngaribbo lavora nel suo studio che si affaccia sulla stradina,stipato di cose e di vissuto come le botteghe di antichi artigiani.le sue opere vi si assiepano come i personaggi dei suoi quadri,scaturiti da una sorta di uovo primordiale africano,sbalorditivo,come uno spazio originario e tutto-pieno. con discrezione ed estrema umanita mi ha presentato una ricchissima sfilata di abitanti di un mondo complesso, esseri che subiscono fantastiche mutazioni di identita: maschere dal doppio volto, animali singolari e la sua amata collezione di arte africana dalla quale attinge molta della sua creativita e vita artistica nonche il ricordo dei suoi viaggi nel mondo i suoi cololri.rossana caprari londra

la nave va.....

la nave va.....
la nave va ,nella vita...... e nelle.....vite......!

atmosfera in studio

atmosfera in studio
atmosfere

navigazioni olio 100x120 su masonite

navigazioni olio 100x120 su masonite
in studio

a franca rossi e ricordi di infanzia

a franca rossi e ricordi di infanzia
olio su pianoforte

con yaruba bianca la triste

con yaruba bianca la triste
in studio

venezia ricordi olio con cornice invasa

venezia ricordi  olio con cornice invasa
olio su masonite

san giorgio venezia

san giorgio venezia
il mio amore per venezia

con ibo bianca

con ibo bianca
in studio atmosfere

studio per autoritratto olio acrilico

studio per autoritratto olio acrilico
in studio

in studio tela e bafeke

in studio tela e bafeke
olio e atmosfere

in studio

in studio
a piazza san marco venezia olio

in studio

in studio
colori

la regina punu

la regina punu
e gemelli yaruba

arte

arte
mostra anguria

in studio

in studio
autoritratto olio su cartone

naess falcon

naess falcon
casa nel mondo

naess explore

naess explore
una delle case nel mondo

collezione africana

collezione africana
maschere e dipinti

auto racconto olio 150x180 masonite

auto racconto olio 150x180 masonite
la vita

il medico della peste periodo surreale venezia

il medico della peste periodo surreale venezia
80x100 masonite

solitudine in barca

solitudine in barca
olio su cartone

la vita che se ne va...........

la vita che se ne va...........
la vita

tutto passa

........tutto passa,tutto passa: anche tu, incanti del momento felicita e bellezza di un attimo.......... mario garibbo

da lucio martelli amico

..e autore di una pittura a mosaico, quasi un gioco da incastri ottico e cinetico(i movimenti degli occhi,dei visi che egli dipinge,per esempio) dove la tela si svincola dalla forma intesa e (fraintesa) come canone stilistico e la forma viene generata da vibrazioni emotive e da stilizzate gamme cromatiche.in vingaribbo ogni problema tecnico si risolve in un problema umano,con le forme suggerite dall,ambiente di collezioni di maschere e feticci africani che lo circondano e da elementi frammisti e i corpi ,i segni appaiono sezionati o mutili...lucio martelli ventimiglia

immagine giovanile atelie chiesa santa brigida

immagine giovanile atelie chiesa santa brigida
al lavoro x esposizione

segni africani

segni africani
la mia africa

la mia africa

la mia africa
segni africani

gli attrezzi da lavoro

gli attrezzi da lavoro

periodo surreale olio

periodo surreale olio
lampada anni trenta dipinta vingari

i tre ponti dei miei genitori surrealtà

i tre ponti dei miei genitori surrealtà

mario garibbo da poesie d,amore e il resto

fresca serata d,ottobre ma potrebbe essere qualunque altro giorno. fiero amore caduto. uno stagno d,acqua rossa e fiori rossi appesi al mio naso. ti penso, sono a terra su una terra rossa.

canzone d,utunno verlaine

i singhiozzi lunghi dei violini dell,autunno feriscono il mio cuore d,un languore monotono. tutto soffocante e smorto,quando suona l,ora, io mi ricordo dei vecchi giorni e piango; e me ne vo al tristo vento che mi porta, di qua e di là, simile a la foglia morta. paul verlaine poesie i corvi dall,oglio

a vingari

se fermi il tuo passo in un vicolo antico dove le voci dialettali scemano in litanie straniere puoi ascoltare l,armonia di tele che s,accendono di mille colori:puoi vedere figure che s,aprono verso nuovi orizzonti di emozioni.se fermi il passo in un vicolo antico puoi incontrare il volto........evaluna poeta

venezia

venezia

ttre ponti al mattino con nebbiolina

ttre ponti al mattino con  nebbiolina
olio su masonite periodo surreale part.

fatina dell,infanzia

tu fatina ,bionda,dagli occhi verdi,dallo stele della mia infanzia,nell,erba secca con le cicale,sai oggi ho aperto il cassetto dei sogni,profumati e pensati e con sorpresa non ci sei piu,nemmeno tu.

amico giornalista lucio martelli e il grande gigi salvadori gia presentatore di radio montecarlo

amico giornalista lucio martelli e il grande gigi salvadori gia presentatore di radio montecarlo
miei amici sempre

bateke

bateke
africa

nutrimento per la mente

  • jazz,cinema, arte contemporanea,letteratura poesia,,viaggi ecc
  • fotografia arte

il saluto del manichino scontento

il saluto del manichino scontento
legno dipinto

il manichino scontento seduto in attesa

il manichino scontento seduto in attesa
olio su legno astratto

se tu mi dimentichi pablo neruda nuova accademia

voglio che sappia una cosa.tu sai questo se guardo la luna di cristallo, il ramo rosso del lento autunno alla mia finestra, se tocco vicino alla finestra l,impalpabile cenere o il rugoso corpo della legna, tutto mi conduce a te,come se cio che esiste, aromi ,luce,metalli,fossero piccole navi che vanno verso le tue isole che m,attendono. orbene se a poco a poco cessi di amarmi cesserò di amarti poco a poco.se d,improvviso mi dimentichi, non cercarmi, che già ti avrò dimenticata.se consideri lungo e pazzo il vento di bandiere che passa per la mia vita e ti decidi a lasciarmi alla riva del cuore in cui affondo le radici,pensa che in quel giorno,in quell,ora leverò in alto le braccia e le mie radici usciranno a cercare altra terra.ma se ogni giorno,ogni ora senti che a me sei destinata con dolcezza implacabile.se ogni giorno sale alle tue labbra un fiore a cercarmi,ahi,amor mio,ahi mia, in me tutto quel fuoco si ripete, in me nulla si spegne ne si oblia,il mio amore si nutre del tuo amore,amata,e finchè tu vivrai starà tra le tue braccia senza uscire tra le mie . NERUDA

omaggio a neruda e alle sue poesie d,amore

omaggio a neruda e alle sue poesie d,amore
olio su compensato

compagna di vita schiuma di mare

compagna di vita schiuma di mare
sfinge mio amaggio scultura

il dicembre del....costantino kavafis

se dell,amore mio non posso dire,nè parlo dei capelli,delle labbra, degli occhi-ma il tuo viso che tengo dentro l,anima, il suono della tua voce dentro il mio cervello.i giorni del settembre che mi spuntano nei sogni, parole e frasi plasmano e colorano d,ogni tema che offrono o idea che dico.kavafis

dove sei? di sergèj esenin

dove sei, dove sei, potenza di un tempo? vuoi alzarti e non puoi muovere la mano! giovinezza giovinezza, cone notte di maggio hai cessati di risuonare, come il ciliegio selvatico nella steppa della provincia! ecco affiora, sul don l,azzurro della notte, dolce odore di bruciato viene dalle secche boscaglie. spruzza calce dorata sulla casa bassa una larga e calda luna. sergèj esenin

zolle erbose poesia dada di picabia

l,intelligence de l,amour comme il n,est rien.j,essaierai san coquetterie l,amour de la faim et des èpluchurres infranchissables. francis picabia

arte di mauro focardi poeta pittore

camminare sull"oggi,danzare sul domani, aprire il cassetto dei sogni rimasti,scoprire emozioni....e se l,anima pulsa allora stai aspirando arte. mauro focardi

la reina di pablo neruda

io te he nombrado reina.hai màs altas que tu mòs altas.haymàs puras que tu, mòis puras.hay màs bella que tu mòs bellas.pero tu eres reina.cuando vas por las calles nadie te reconoce.nadie ve tu corona de cristal, nadie mira la alfombra de oro rojo que pisas donde pasas, la alfombra que no existe. y cuando asomas suenan todos los rios en mi cuerpo,sacuden el cielo las campanas, y un himmo llena el mundo. solo tu y yo, sol tu y yo,amor mio, lo escuchamos, pablo neruda tuute le opere poesia nuov accademia

il saluto al manichino che se ne va

il saluto al manichino che se ne va
scultura mobile legno olio

a lo solange

..è ora di trovare un posto dove poterci scambiare silenzio. Ho chiaccherato senza posa, in sale insegnanti,corridoi,ristoranti.quando non ci sei continuo a conversare nella mente.E anche questa poesia ha trentasette parole di troppo. eunice de souza da l,india dell,anima

la bocca arida di lalla romano scrittrice e pittrice da giovane é il tempo enaudi

noi andavamo leggeri una notte d,estate per un fresco giardino?la tu mano ho sfiorato o una foglia? la tua bocca o lasciato o un frutto umido e dolce? non so se ho bevuto il silenzio delle piante noturne o il tuo amoroso silenzio.la tua mano mi salutò tra le piante ma era la falce di luna che tramontava lontano. lalla romano

e no! vingari

e no! se fosse ancora amore? non ce più tempo,aspetto che i pennelli non dipingano più e non sappiano cercarti e qua nello studio sono felice ,ora,oggi.anche solo.in questa atmosfera serale.

vento all,angolo della strada di julio cortazar

rompiti piccolo vento della sera,in piena faccia.odori di banana,di fiume blando,di ponte,gatto rotondo di terrazza,barilotto celeste,compare come passero. soffi perche ti va di soffiare,perche sei cosi,te sei te. mi strappi la sciarpa,mi schiaffeggi il berretto.e i fiori te li fischi,e le guardie le fai pensare alla pensione,stupendo.

studio per te olio

studio per te olio
tavoletta

rio de jianerio luglio vingari

il pan di zucchero, come un amico saluta, il volto stanco dagli occhi verdi e tristi,che senso ha il dorato degli alberi,il fortino come un fiore nuovo nella laguna,quando il cuore e senza meta,e la mente senza luce? tu amore di un,ora vorrai dormire nella notte sul mare?

l,antica baren arabia

mani nere,nella poca roba,frugano alla dogana, ma nulla puo togliermi,le tue lettere, mai giunte, i tuoi baci, mai dati, il tuo corpo mai avuto, i tuoi sguardi assenti, e vorrei averti saputo amare meglio. 1 versione vingaribbo.

personale

coll personale

san francisco ricordi

non in sogno,volo tra le nuvole tra i volti e senza conoscerti le tue mani ,ora tra le mie nel guardare le luci dalla terra,come colori di una tavolozza luccicante, sconosciuta mi lasci i tuoi occhi neri? vingaribbo 2 versione

mamma

mamma
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viaggio africano impresioni olio cornice invasa 3

viaggio africano impresioni  olio cornice invasa 3
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amici lucio e avanagana di radio montecarlo

amici lucio e avanagana di radio montecarlo
mostra anguria

il ritorno citta del capo sud africa, senza tempo

l,ansia nell,aurora del mattino,tra vulcani filippini,mi acconpagna ,con la nave e la scia della barca,come una ruga,anziana fruga nei ricordi,non mi basta la pianura d,acqua davanti,l,atmosfera, i moribondi silenzi rotti dal canto dei gabbiani sono in un deserto di fuoco, in una struggente nostalgia..di te?

gente vingaribbo singapore

quanta gente al bar,tu nell,angolo buio. a volte sorridi ma non a me.i tuoi occhi a mandorla quardano alla stessa ora,non oso dirti ,parlarti,tu ed io, anche oggi che non fiancheggi l,amica inutile non oso battere alla tua porta. vingari singapore

happy new year julio cortazar

guarda non chiedo molto solamente la tua mano.tenerla, come una piccola rana che dorme contenta.io ho bisogno di questa porta che aprivi perche vi entrassi, nel tuo mondo, questo pezzetto di zucchero verde,di tonda allegria,non mi presti la mano questa notte di civette rauche?tu per ragioni tecniche non puoi,allora io tesso nell,aria ordendo ogni dito.e la pesca setosa della palma e il dorso,questo paese d,alberi azzurri.cosi la prendo cosi la sostengo come se cio dipendesse moltissimo del mondo.il succedersi delle stagioni,il canto dei galli.l,amore degli uomini.
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ricordi di navigazioni e di addii olio su tela

ricordi di navigazioni e di addii olio su tela
colezzione f.pola

manichini olio su tela

manichini olio su tela
lo

amiche e maschera sepik borneo

amiche e maschera sepik borneo

amiche

amiche

con maschera malinke

con maschera malinke

maschera bateke

maschera bateke

con maschera zaire

con maschera zaire

mosaico

mosaico

in studio

in studio

jazz in grande

jazz in grande

san giorgio 2 studio

san giorgio 2 studio
olio masonite

schiuma di mare

schiuma di mare
olio masonite

jazz!!!!!

jazz!!!!!

a mio padre e mamma che viaggino liberi anche nei pensieri

a mio padre e mamma che viaggino liberi anche nei pensieri

marilena 4

marilena 4
olio su tela

lla macchina dei sogni olio

lla macchina dei sogni olio
masonite

venezia che fu

venezia che fu
olio su tela

autoritratto surreale e il tempo che se ne va....

autoritratto surreale e il tempo che se ne va....
olio su tela

mao e i suoi folletti gioiosi

mao e i suoi folletti gioiosi
olio su tela

ieri

ieri
olio su masonite

la vita va olio su compensato 2

la vita va olio su compensato 2

arte

arte

in studio con manichino che ora non cè piu

in studio con manichino che ora non cè piu

ritratto di lo collezione personale

ritratto di lo collezione personale
olio su masonite

verrà la morte e avrà i tuoi occhi cesare pavese

verrà la morte e avra i tuoi occhi questa morte che ci accompagna da mattino alla sera, insonne, sorda, come un vecchio rimorso o un vizio assurdo. i tuoi occhi saranno una vana parola, un grido taciuto, un silenzio. cosi li vedi ogni mattina quando su te sola ti pieghi nello specchio. o cara speranza,quel giorno sapremo anche noi che sei la vita e sei il nulla. per tutti la morte ha uno sguardo,verrà la morte e avrà i tuoi occhi. sarà come smettere un vizio, come vedere nello specchio riemergere un viso morto, come ascoltare un labbro chiuso,scenderemo nel gorgo muti. cesare pavese poesie enaudi editor nue