surrealtà africana passione

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sabato 22 dicembre 2012

venerdì 21 dicembre 2012

A Vallecrosia arriva il trenino di Babbo Natale per i bambini

A Vallecrosia arriva il trenino di Babbo Natale per i bambini: Lunedì 24 dicembre a partire dalle 14,30 il Trenino di Babbo Natale percorrerà le vie della Città, arriverà fino al Centro Storico dove distribuirà dolci ai più piccoli e quindi ripartirà per il centro cittadino. Finirà la sua corsa sul solettone sud

giovedì 20 dicembre 2012

Le migliori frasi dell’arte

Le migliori frasi dell’arte:
Visto che si avvicinano le feste vorremmo offrirvi una simpatica selezione di Aforismi sull’arte da gustare assieme al torrone e al panettone, vai con la strenna:
 Se senti una voce dentro di te che ti dice di non dipingere, tu dipingi. E’ l’unico modo per azzittire quella voce. Vincent Van Gogh
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Le migliori frasi dell’arte, pubblicato su GlobArtMag il 20/12/2012

© Micol Di Veroli per GlobArtMag, 2012. |
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Frase del giorno del 19/12/2012, ore 12.00

Frase del giorno del 20/12/2012, ore 0.00

Frase del giorno del 20/12/2012, ore 12.00

La performer Nezaket Ekici a Istanbul: il cibo e l'universo sconfinato dei suoi simboli

La performer Nezaket Ekici a Istanbul: il cibo e l'universo sconfinato dei suoi simboli:
ket performance istanbul mostra sul cibo


Il cibo non è solo cibo, soprattutto quando a utilizzarlo sono gli artisti. Fino al 29 Dicembre è Nezaket Ekici al Pi Artworks di Istanbul a darci il suo punto di vista. La mostra dal titolo “Nezaket Ekici – Imagine: selected works on food 2002-2012″, ripercorre il lavoro di dieci anni dell’artista turca, tedesca d’adozione, proponendo video, foto e performances.
Nezaket Ekici a Istanbul, ” porta d’oriente”, presenta un argomento caro a questa cultura che nel cibo ha impresso i caratteri della propria civiltà sofisticata e contraddittoria. L’artista ci pone a volte di fronte situazioni paradossali e al limite, come nella performance No Pig But Porks, altre volte più ironiche, come Picknic a là Nezaket Ekici, trasportandoci nell’universo sconfinato dei simboli. E sia che si tratti di lei nei panni di una medusa contemporanea che addenta un pomodoro all’estremità dei suoi capelli, sia che si avvalga di decine di mele appese al tetto come in una sorta di atto liberatorio, il cibo per Nezaket Ekici sembra il mezzo ideale per liberare il corpo e la mente dalle pulsioni negative.
L’artista turca, che in Germania ha studiato pedagogia dell’arte e dove è diventata la pupilla di Marina Abramovic, ha la capacità di riuscire a coinvolgere il pubblico con situazioni decontestualizzate della vita quotidiana. Oggetti comuni in luoghi diversi riescono a generare nello spettatore una curiosità inaspettata che lo spingono a ricreare con l’artista l’esito e il significato della performances.
La vitalità si acquisisce tramite la sperimentazione dei cinque sensi e chi meglio del cibo riesce a mettere in campo il piacere della scoperta e l’emozione della trasgressione?
ket performance istanbul mostra sul ciboket performance istanbul mostra sul ciboket performance istanbul mostra sul ciboket performance istanbul mostra sul ciboket performance istanbul mostra sul cibo
Foto|Artribune e Ekici site




Frase del giorno del 20/12/2012, ore 0.00

Frase del giorno del 20/12/2012, ore 0.00: L'amore è una nebbia formata con vapore di sospiri: se la nebbia si dirada, l'amore è un fuoco che sfavilla negli occhi degli amanti; se vien tagliato, l'amore si risolve in un mare alimentato dalle lacrime degli amanti.
-- William Shakespeare

Christo corrompe il governatore

Christo corrompe il governatore:
 
Il suo progetto è stato rinviato a data da destinarsi ed allora lui che fa? Tenta di corrompere le istituzioni governative. Stiamo parlando di Christo, il re degli impacchettatori che oramai da tempo immemore sta cercando di far digerire il suo progetto Over The River alle istituzioni del Colorado ed alle associazioni di ambientalisti e animalisti.
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Christo corrompe il governatore, pubblicato su GlobArtMag il 18/12/2012

© Micol Di Veroli per GlobArtMag, 2012. |
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Quando il supermarket dell’arte fallisce

Quando il supermarket dell’arte fallisce:
 
Ieri vi abbiamo parlato della defezione di Damien Hirst dalla Gagosian Gallery, che nel giro di pochissimo tempo ha perso altrui due mega-pupilli come Jeff Koons e Yayoi Kusama. Bene, la stampa di settore si è dimenticata di aggiungere che la piccola fuga da Gagosian è in realtà una vera e propria emorragia, visto che altre “pedine” della scacchiera hanno da tempo abbandonato Mr. Gaga.
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© Micol Di Veroli per GlobArtMag, 2012. |
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Le polemiche dell’arte del 2012 – Parte I

Le polemiche dell’arte del 2012 – Parte I:

Non si può di certo accusare il mondo dell’arte di apatia, vista la lunga sequela di episodi bizzarri che puntualmente accadono. Andiamo quindi a vedere quelli che nel corso di questo 2012 hanno sollevato numerose polemiche:
8 Il rogo del CAM – Il piccolo museo di Caloria è riuscito a far breccia in tutte le prime pagine dei magazine d’arte di tutto il mondo. Il direttore del museo ha deciso di bruciare le opere in collezione per protestare contro il taglio dei fondi alla cultura del governo italiano. Gli artisti erano ovviamente d’accordo ma tutti hanno guardato con orrore all’estremo gesto di protesta.
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Pietro Bembo, il poeta cardinale che inventò il museo a Padova

Pietro Bembo, il poeta cardinale che inventò il museo a Padova:

Pietro Bembo e l’invenzione del Rinascimento è una mostra che apre i battenti a Padova, Palazzo del Monte, dal 2 febbraio al 19 maggio 2013.

Il percorso espositivo racconta delle frequentazioni del poeta-cardinale, delel sue amicizie in ambito artistico. Bellini, Giorgione, Tiziano, Raffaello, Mantegna, Pietro Bembo raccolse la sua collezione nella sua dimora padovana, la “la casa delle Muse” o “Musaeum”, coniando un termine che di lì a poco sarebbe passato alla storia.

Figlio di un alto funzionario della Repubblica di Venezia, Pietro Bembo nel 1506 si trasferisce alla corte di Urbino, dove viene accolto come poeta. Bembo scrive in volgare toscano ed ha da poco dato alle stampe gli Asolani, un dialogo sull’amore. Soltanto sei anni dopo è a Roma, fra i seguaci del ciceronianismo, una corrente di pensiero che cerca a partire dal latino il modello perfetto da seguire.
Pietro Bembo e l\’invenzione del Rinascimento
Pietro Bembo e l\'invenzione del RinascimentoPietro Bembo e l\'invenzione del RinascimentoPietro Bembo e l\'invenzione del RinascimentoPietro Bembo e l\'invenzione del RinascimentoPietro Bembo e l\'invenzione del Rinascimento


Il papa Leone X nel 1516 lo fa suo segretario e Bembo da questa posizione si adopera per un’unificazione linguistica dell’Italia, che parta dalla lezione di Petrarca e Boccaccio.

Nel 1536 Bembo viene nominato cardinale per i suoi meriti di letterato, ma non approfitta di questa posizione per prendere il potere, ma anzi lo fa per dedicarsi agli studi.

Bembo si interessa molto anche alle arti figurative e comprende fin da subito l’importanza di due personalità come Michelangelo e Raffaello. Proprio con il secondo stinge un profondo legame di amicizia e Raffaello dipinge, per Bembo, il Doppio ritratto di Navagero e Beazzano, a testimoninza della gita fuori porta che i due fecero per far visita al tempo di Sibilla.

Questi ed altri capolavori furono venduti dal figlio Torquato ed oggi tornano a Padova grazie agli eccezionali prestiti concessi da alcuni grandi musei internazionali.


Pietro Bembo, il poeta cardinale che inventò il museo a Padova é stato pubblicato su artsblog alle 11:32 di mercoledì 19 dicembre 2012. Leggete le condizioni di utilizzo del feed.

Blu in Argentina, in quattro murales la storia recente di un popolo

Blu in Argentina, in quattro murales la storia recente di un popolo:
Blu a Buenos Aires (2011-2012)
Nel corso degli ultimi anni Blu è stato parecchie volte in Argentina. L’ultima visita a Buenos Aires risale al periodo novembre 2011 – gennaio 2012, quando lo street artist italiano ha realizzato quattro murales che ripercorrono la storia recente argentina con una buona dose di cinismo, ironia e critica sociale.

Nel primo pezzo si vedono centinaia di figure con gli occhi coperti da una benda che riproduce i colori della bandiera, il bianco ed il celeste. Sullo sfondo, in cima a questa collina umana, una nera figura si erge in piedi sopra la folla, mostrando la sua fascia presidenziale.

Nel secondo pezzo Blu rincara la dose. Qualcuno sta organizzando una grigliata e, in mancanza di legna, a bruciare è una catasta di banconote da 100 pesos argentini. Sulla parrilla – la griglia, destinati ad ardere fino a raggiungere il giusto punto di cottura, ci sono sei uomini.
Blu a Buenos Aires (2011-2012)
Blu a Buenos Aires (2011-2012)Blu a Buenos Aires (2011-2012)Blu a Buenos Aires (2011-2012)Blu a Buenos Aires (2011-2012)


Nel terzo murales Blu realizza un’enorme palla composta da migliaia di tasselli di puzzle. È la terra in deflagrazione da cui fuoriescono umani spinti nello spazio infinito, destinati a vagare per l’eternità.

Infine, questo ciclo si conclude con il pezzo intitolato Rio de la Plata, il ‘fiume d’argento’. Un grande fiume di denaro che scorre quasi immobile, spinge agli argini una città fatta a strati. Case, uffici e grattacieli incastrati uno sull’altro, da cui il fiume esce come una falla, spargendo il velenoso metallo sull’ambiente circostante.
Blu a Buenos Aires (2011-2012)Blu a Buenos Aires (2011-2012)Blu a Buenos Aires (2011-2012)Blu a Buenos Aires (2011-2012)


Blu in Argentina, in quattro murales la storia recente di un popolo é stato pubblicato su artsblog alle 13:08 di mercoledì 19 dicembre 2012. Leggete le condizioni di utilizzo del feed.

mercoledì 19 dicembre 2012

Per la fine del Mondo prevista dai Maya ecco gli indizi nella loro arte

Per la fine del Mondo prevista dai Maya ecco gli indizi nella loro arte:
fine del mondo maya
Poco importa se prima la NASA e poi anche il CNRS francese hanno smentito più di una volta l’imminente catastrofe di domani 21 dicembre 2012. I più superstiziosi alla fine del mondo presuntamente predetta dai Maya ci credono eccome. Poco importa anche che la maggior parte degli stessi storici e studiosi della civiltà perduta hanno dichiarato che le profezie dei tanto sbandierati calendari Maya non si riferiscono alla catasfrofe globale imminente ma alla fine di un ciclo storico e naturale.
Del resto l’immaginario alchemico e il pensiero magico che ci portiamo dietro come bagaglio dell’essere umani (Jung e Freud ci sguazzerebbero felici e contenti in tutto ciò) è ancora latente, anche adesso anno 2012 quando la scienza e l’era digitale sono ormai dei pilastri più sacri della religione nella nostra società.


Da ogni angolo del Pianeta più si avvicina la fatidica ora X più nascono e si diffondono teorie delle più allarmiste, l’arrivo di un asteroide o di tanti piccoli meteoriti addirittura un Pianeta, i più fantasiosi pensano anche ad una imminente sbarcata degli alieni (che non sarebbe male se ci salvassero da certe situazioni terrene).
Abbiamo così fatto una mini indagine storico-artistica, dato che l’arte nelle popolazioni di quei secoli (e in ogni società primitiva) è specchio di ogni credenza e rinchiude l’inconscio comune e il pensiero dell’epoca. Stavano pensando davvero i Maya alla fine del mondo o abbiamo creato noi (o chi per noi) da zero tutto l’ambaradam che gira intorno al solstizio d’inverno? Ci sono indizi nell’arte sacra dei Maya? O tutta questa storia è solo segno che abbiamo scoperchiato un vaso di Pandora di dimensioni macro?
La risposta è chiara: assolutamente no. Non ci sono indizi, raffigurazioni su giada o su ceramica arrivati a noi che indichino la fine dei cicli Maya come l’evolversi di un’epocale tragedia globale. Fatto alquanto strano perchè se ci pensate se la popolazione Maya avesse avuto la forte credenza che il mondo fosse finito prima o poi -con certezza- perchè non rappresentarlo in più di una statua o raffigurazione artistica? Tutte le civiltà del passato hanno sviluppato nella loro arte, fatta di racconti, miti, leggende o successi della religione, le paure e le credenze del popolo, le più forti ed angoscianti incluse.
La stessa religione cristiana lo ha fatto nel libro della Rivelazione, una descrizione accurata della fine del mondo terreno, rappresentata nei secoli dai più grandi artisti, proprio perchè molti a quell’ultimo libro della Bibbia ci credevano alla lettera. Nessuna traccia neanche del presagio funesto della loro propria fine avvenuta per mano dei conquistadores (gli spagnoli ne sterminarono una gran parte per opera di Francisco de Montejo, 1527-1535) fino ad estinguersi come grande civiltà quasi un secolo dopo.
I lontanissimi eredi della cultura e dell’arte Maya hanno infine smentito ogni tipo di interpretazione tragica dei cicli del calendario Maya, dichiarandosi decisamente preoccupati -ma non per la fine del mondo del 21 dicembre 2012- bensì per lo stillicidio che l’uomo sta commettendo al suo pianeta Madre, e si uniscono in coro per darci un messaggio più importante, ovvero quello di pensare a fermare le stragi sulla Natura che si stanno commettendo ogni giorno sulla Terra (coro a cui ci uniamo). L’archeologo specialista in cultura e arte Maya Jean-Michel Hoppan ha affermato deciso e conciso:
I Maya non hanno mai predetto la fine del mondo per il 21 dicembre 2012 e per nessuna altra data.
Via | Maya Autenticos
Foto | Getty Images


Per la fine del Mondo prevista dai Maya ecco gli indizi nella loro arte é stato pubblicato su artsblog alle 07:59 di giovedì 20 dicembre 2012. Leggete le condizioni di utilizzo del feed.

venezia amore mio ricordo

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La metà degli utenti italiani possiede uno smartphone

La metà degli utenti italiani possiede uno smartphone: comScore ha rilasciato i dati del servizio MobiLens, che riportano i principali trend nel settore di telefonia mobile nei cinque principali mercati europei (Francia, Germania, Italia, Spagna e Regno Unito), nel trimestre Agosto-Ottobre 2012. Lo studio rivela che in Spagna si registra la penetrazione di smartphone più elevata d’Europa  (63,2% di utenti di telefonia mobile) e maggiore crescita anno su anno con un aumento di 14,8 punti percentuali. In Italia, nonostante la flessione di 17 punti percentuali, Nokia rimane il principale produttore di telefoni cellulari, con il 35,5% del mercato, seguita da Samsung, con una quota di mercato pari al 28,3%. Il sistema operativo Android di Google realizza la crescita più significativa e risulta utilizzato dal 34,3% dei possessori di smartphone, mentre Apple raggiunge il 33,9%. La metà degli utenti italiani di telefonia mobile possiede uno smartphone.

Categoria: Curiosità


Frase del giorno del 18/12/2012, ore 0.00

Frase del giorno del 18/12/2012, ore 0.00: In fondo che cosa voglio da ogni giornata se non un'atmosfera, un colore proprio ad essa e, se riesce, un canto?
-- Hermann Hesse

Frase del giorno del 18/12/2012, ore 12.00

Frase del giorno del 18/12/2012, ore 12.00: Quando ci accorgiamo di esser adulti, siamo già vecchi.
-- Cesare Pavese

grazie della visita e se volete scendete e visitate tutta la pagina grazie vingaribbo

grazie della visita e se volete scendete e visitate tutta la pagina grazie vingaribbo
con le amate yaruba

Informazioni personali

incontro con rossana caprari

con questo blogger vorrei testimoniare la mia ricerca con le parole della mia amica rossana caprari gia insegnante all,accademia ligustica e vissuta a londra: vngaribbo lavora nel suo studio che si affaccia sulla stradina,stipato di cose e di vissuto come le botteghe di antichi artigiani.le sue opere vi si assiepano come i personaggi dei suoi quadri,scaturiti da una sorta di uovo primordiale africano,sbalorditivo,come uno spazio originario e tutto-pieno. con discrezione ed estrema umanita mi ha presentato una ricchissima sfilata di abitanti di un mondo complesso, esseri che subiscono fantastiche mutazioni di identita: maschere dal doppio volto, animali singolari e la sua amata collezione di arte africana dalla quale attinge molta della sua creativita e vita artistica nonche il ricordo dei suoi viaggi nel mondo i suoi cololri.rossana caprari londra

la nave va.....

la nave va.....
la nave va ,nella vita...... e nelle.....vite......!

atmosfera in studio

atmosfera in studio
atmosfere

navigazioni olio 100x120 su masonite

navigazioni olio 100x120 su masonite
in studio

a franca rossi e ricordi di infanzia

a franca rossi e ricordi di infanzia
olio su pianoforte

con yaruba bianca la triste

con yaruba bianca la triste
in studio

venezia ricordi olio con cornice invasa

venezia ricordi  olio con cornice invasa
olio su masonite

san giorgio venezia

san giorgio venezia
il mio amore per venezia

con ibo bianca

con ibo bianca
in studio atmosfere

studio per autoritratto olio acrilico

studio per autoritratto olio acrilico
in studio

in studio tela e bafeke

in studio tela e bafeke
olio e atmosfere

in studio

in studio
a piazza san marco venezia olio

in studio

in studio
colori

la regina punu

la regina punu
e gemelli yaruba

arte

arte
mostra anguria

in studio

in studio
autoritratto olio su cartone

naess falcon

naess falcon
casa nel mondo

naess explore

naess explore
una delle case nel mondo

collezione africana

collezione africana
maschere e dipinti

auto racconto olio 150x180 masonite

auto racconto olio 150x180 masonite
la vita

il medico della peste periodo surreale venezia

il medico della peste periodo surreale venezia
80x100 masonite

solitudine in barca

solitudine in barca
olio su cartone

la vita che se ne va...........

la vita che se ne va...........
la vita

tutto passa

........tutto passa,tutto passa: anche tu, incanti del momento felicita e bellezza di un attimo.......... mario garibbo

da lucio martelli amico

..e autore di una pittura a mosaico, quasi un gioco da incastri ottico e cinetico(i movimenti degli occhi,dei visi che egli dipinge,per esempio) dove la tela si svincola dalla forma intesa e (fraintesa) come canone stilistico e la forma viene generata da vibrazioni emotive e da stilizzate gamme cromatiche.in vingaribbo ogni problema tecnico si risolve in un problema umano,con le forme suggerite dall,ambiente di collezioni di maschere e feticci africani che lo circondano e da elementi frammisti e i corpi ,i segni appaiono sezionati o mutili...lucio martelli ventimiglia

immagine giovanile atelie chiesa santa brigida

immagine giovanile atelie chiesa santa brigida
al lavoro x esposizione

segni africani

segni africani
la mia africa

la mia africa

la mia africa
segni africani

gli attrezzi da lavoro

gli attrezzi da lavoro

periodo surreale olio

periodo surreale olio
lampada anni trenta dipinta vingari

i tre ponti dei miei genitori surrealtà

i tre ponti dei miei genitori surrealtà

mario garibbo da poesie d,amore e il resto

fresca serata d,ottobre ma potrebbe essere qualunque altro giorno. fiero amore caduto. uno stagno d,acqua rossa e fiori rossi appesi al mio naso. ti penso, sono a terra su una terra rossa.

canzone d,utunno verlaine

i singhiozzi lunghi dei violini dell,autunno feriscono il mio cuore d,un languore monotono. tutto soffocante e smorto,quando suona l,ora, io mi ricordo dei vecchi giorni e piango; e me ne vo al tristo vento che mi porta, di qua e di là, simile a la foglia morta. paul verlaine poesie i corvi dall,oglio

a vingari

se fermi il tuo passo in un vicolo antico dove le voci dialettali scemano in litanie straniere puoi ascoltare l,armonia di tele che s,accendono di mille colori:puoi vedere figure che s,aprono verso nuovi orizzonti di emozioni.se fermi il passo in un vicolo antico puoi incontrare il volto........evaluna poeta

venezia

venezia

ttre ponti al mattino con nebbiolina

ttre ponti al mattino con  nebbiolina
olio su masonite periodo surreale part.

fatina dell,infanzia

tu fatina ,bionda,dagli occhi verdi,dallo stele della mia infanzia,nell,erba secca con le cicale,sai oggi ho aperto il cassetto dei sogni,profumati e pensati e con sorpresa non ci sei piu,nemmeno tu.

amico giornalista lucio martelli e il grande gigi salvadori gia presentatore di radio montecarlo

amico giornalista lucio martelli e il grande gigi salvadori gia presentatore di radio montecarlo
miei amici sempre

bateke

bateke
africa

nutrimento per la mente

  • jazz,cinema, arte contemporanea,letteratura poesia,,viaggi ecc
  • fotografia arte

il saluto del manichino scontento

il saluto del manichino scontento
legno dipinto

il manichino scontento seduto in attesa

il manichino scontento seduto in attesa
olio su legno astratto

se tu mi dimentichi pablo neruda nuova accademia

voglio che sappia una cosa.tu sai questo se guardo la luna di cristallo, il ramo rosso del lento autunno alla mia finestra, se tocco vicino alla finestra l,impalpabile cenere o il rugoso corpo della legna, tutto mi conduce a te,come se cio che esiste, aromi ,luce,metalli,fossero piccole navi che vanno verso le tue isole che m,attendono. orbene se a poco a poco cessi di amarmi cesserò di amarti poco a poco.se d,improvviso mi dimentichi, non cercarmi, che già ti avrò dimenticata.se consideri lungo e pazzo il vento di bandiere che passa per la mia vita e ti decidi a lasciarmi alla riva del cuore in cui affondo le radici,pensa che in quel giorno,in quell,ora leverò in alto le braccia e le mie radici usciranno a cercare altra terra.ma se ogni giorno,ogni ora senti che a me sei destinata con dolcezza implacabile.se ogni giorno sale alle tue labbra un fiore a cercarmi,ahi,amor mio,ahi mia, in me tutto quel fuoco si ripete, in me nulla si spegne ne si oblia,il mio amore si nutre del tuo amore,amata,e finchè tu vivrai starà tra le tue braccia senza uscire tra le mie . NERUDA

omaggio a neruda e alle sue poesie d,amore

omaggio a neruda e alle sue poesie d,amore
olio su compensato

compagna di vita schiuma di mare

compagna di vita schiuma di mare
sfinge mio amaggio scultura

il dicembre del....costantino kavafis

se dell,amore mio non posso dire,nè parlo dei capelli,delle labbra, degli occhi-ma il tuo viso che tengo dentro l,anima, il suono della tua voce dentro il mio cervello.i giorni del settembre che mi spuntano nei sogni, parole e frasi plasmano e colorano d,ogni tema che offrono o idea che dico.kavafis

dove sei? di sergèj esenin

dove sei, dove sei, potenza di un tempo? vuoi alzarti e non puoi muovere la mano! giovinezza giovinezza, cone notte di maggio hai cessati di risuonare, come il ciliegio selvatico nella steppa della provincia! ecco affiora, sul don l,azzurro della notte, dolce odore di bruciato viene dalle secche boscaglie. spruzza calce dorata sulla casa bassa una larga e calda luna. sergèj esenin

zolle erbose poesia dada di picabia

l,intelligence de l,amour comme il n,est rien.j,essaierai san coquetterie l,amour de la faim et des èpluchurres infranchissables. francis picabia

arte di mauro focardi poeta pittore

camminare sull"oggi,danzare sul domani, aprire il cassetto dei sogni rimasti,scoprire emozioni....e se l,anima pulsa allora stai aspirando arte. mauro focardi

la reina di pablo neruda

io te he nombrado reina.hai màs altas que tu mòs altas.haymàs puras que tu, mòis puras.hay màs bella que tu mòs bellas.pero tu eres reina.cuando vas por las calles nadie te reconoce.nadie ve tu corona de cristal, nadie mira la alfombra de oro rojo que pisas donde pasas, la alfombra que no existe. y cuando asomas suenan todos los rios en mi cuerpo,sacuden el cielo las campanas, y un himmo llena el mundo. solo tu y yo, sol tu y yo,amor mio, lo escuchamos, pablo neruda tuute le opere poesia nuov accademia

il saluto al manichino che se ne va

il saluto al manichino che se ne va
scultura mobile legno olio

a lo solange

..è ora di trovare un posto dove poterci scambiare silenzio. Ho chiaccherato senza posa, in sale insegnanti,corridoi,ristoranti.quando non ci sei continuo a conversare nella mente.E anche questa poesia ha trentasette parole di troppo. eunice de souza da l,india dell,anima

la bocca arida di lalla romano scrittrice e pittrice da giovane é il tempo enaudi

noi andavamo leggeri una notte d,estate per un fresco giardino?la tu mano ho sfiorato o una foglia? la tua bocca o lasciato o un frutto umido e dolce? non so se ho bevuto il silenzio delle piante noturne o il tuo amoroso silenzio.la tua mano mi salutò tra le piante ma era la falce di luna che tramontava lontano. lalla romano

e no! vingari

e no! se fosse ancora amore? non ce più tempo,aspetto che i pennelli non dipingano più e non sappiano cercarti e qua nello studio sono felice ,ora,oggi.anche solo.in questa atmosfera serale.

vento all,angolo della strada di julio cortazar

rompiti piccolo vento della sera,in piena faccia.odori di banana,di fiume blando,di ponte,gatto rotondo di terrazza,barilotto celeste,compare come passero. soffi perche ti va di soffiare,perche sei cosi,te sei te. mi strappi la sciarpa,mi schiaffeggi il berretto.e i fiori te li fischi,e le guardie le fai pensare alla pensione,stupendo.

studio per te olio

studio per te olio
tavoletta

rio de jianerio luglio vingari

il pan di zucchero, come un amico saluta, il volto stanco dagli occhi verdi e tristi,che senso ha il dorato degli alberi,il fortino come un fiore nuovo nella laguna,quando il cuore e senza meta,e la mente senza luce? tu amore di un,ora vorrai dormire nella notte sul mare?

l,antica baren arabia

mani nere,nella poca roba,frugano alla dogana, ma nulla puo togliermi,le tue lettere, mai giunte, i tuoi baci, mai dati, il tuo corpo mai avuto, i tuoi sguardi assenti, e vorrei averti saputo amare meglio. 1 versione vingaribbo.

personale

coll personale

san francisco ricordi

non in sogno,volo tra le nuvole tra i volti e senza conoscerti le tue mani ,ora tra le mie nel guardare le luci dalla terra,come colori di una tavolozza luccicante, sconosciuta mi lasci i tuoi occhi neri? vingaribbo 2 versione

mamma

mamma
30x40

viaggio africano impresioni olio cornice invasa 3

viaggio africano impresioni  olio cornice invasa 3
40x50

amici lucio e avanagana di radio montecarlo

amici lucio e avanagana di radio montecarlo
mostra anguria

il ritorno citta del capo sud africa, senza tempo

l,ansia nell,aurora del mattino,tra vulcani filippini,mi acconpagna ,con la nave e la scia della barca,come una ruga,anziana fruga nei ricordi,non mi basta la pianura d,acqua davanti,l,atmosfera, i moribondi silenzi rotti dal canto dei gabbiani sono in un deserto di fuoco, in una struggente nostalgia..di te?

gente vingaribbo singapore

quanta gente al bar,tu nell,angolo buio. a volte sorridi ma non a me.i tuoi occhi a mandorla quardano alla stessa ora,non oso dirti ,parlarti,tu ed io, anche oggi che non fiancheggi l,amica inutile non oso battere alla tua porta. vingari singapore

happy new year julio cortazar

guarda non chiedo molto solamente la tua mano.tenerla, come una piccola rana che dorme contenta.io ho bisogno di questa porta che aprivi perche vi entrassi, nel tuo mondo, questo pezzetto di zucchero verde,di tonda allegria,non mi presti la mano questa notte di civette rauche?tu per ragioni tecniche non puoi,allora io tesso nell,aria ordendo ogni dito.e la pesca setosa della palma e il dorso,questo paese d,alberi azzurri.cosi la prendo cosi la sostengo come se cio dipendesse moltissimo del mondo.il succedersi delle stagioni,il canto dei galli.l,amore degli uomini.
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ricordi di navigazioni e di addii olio su tela

ricordi di navigazioni e di addii olio su tela
colezzione f.pola

manichini olio su tela

manichini olio su tela
lo

amiche e maschera sepik borneo

amiche e maschera sepik borneo

amiche

amiche

con maschera malinke

con maschera malinke

maschera bateke

maschera bateke

con maschera zaire

con maschera zaire

mosaico

mosaico

in studio

in studio

jazz in grande

jazz in grande

san giorgio 2 studio

san giorgio 2 studio
olio masonite

schiuma di mare

schiuma di mare
olio masonite

jazz!!!!!

jazz!!!!!

a mio padre e mamma che viaggino liberi anche nei pensieri

a mio padre e mamma che viaggino liberi anche nei pensieri

marilena 4

marilena 4
olio su tela

lla macchina dei sogni olio

lla macchina dei sogni olio
masonite

venezia che fu

venezia che fu
olio su tela

autoritratto surreale e il tempo che se ne va....

autoritratto surreale e il tempo che se ne va....
olio su tela

mao e i suoi folletti gioiosi

mao e i suoi folletti gioiosi
olio su tela

ieri

ieri
olio su masonite

la vita va olio su compensato 2

la vita va olio su compensato 2

arte

arte

in studio con manichino che ora non cè piu

in studio con manichino che ora non cè piu

ritratto di lo collezione personale

ritratto di lo collezione personale
olio su masonite

verrà la morte e avrà i tuoi occhi cesare pavese

verrà la morte e avra i tuoi occhi questa morte che ci accompagna da mattino alla sera, insonne, sorda, come un vecchio rimorso o un vizio assurdo. i tuoi occhi saranno una vana parola, un grido taciuto, un silenzio. cosi li vedi ogni mattina quando su te sola ti pieghi nello specchio. o cara speranza,quel giorno sapremo anche noi che sei la vita e sei il nulla. per tutti la morte ha uno sguardo,verrà la morte e avrà i tuoi occhi. sarà come smettere un vizio, come vedere nello specchio riemergere un viso morto, come ascoltare un labbro chiuso,scenderemo nel gorgo muti. cesare pavese poesie enaudi editor nue